Descrizione
I liquori Anima Sarda, nascono da una profonda passione per le tradizioni artigianali di questa terra unica. L’utilizzo di materie prime purissime e di eccelsa qualità: l’acqua è quelle della fonte montana di San Leonardo, appena fuori dal comune di Santu Lussurgiu e le essenze, erbe, frutti, bacche, aromi spontanei sono quelli situati nelle zone più incontaminate della campagna. I vini e le vinacce per le acquaviti e le grappe sono auto prodotti o selezionati tra produttori fidatissimi. Infine gli alambicchi discontinui ed i tempi di riposo che vengono lasciati ai prodotti prima di essere messi in commercio fanno il resto.
Finocchietto – Anima Sarda
Liquore ottenuto dalla macerazione alcolica delle sommità fiorite e parte tenera della pianta del finocchietto selvatico presente allo stato naturale in tutte le zone soleggiate nelle campagne e colline della Sardegna. La raccolta, nelle campagne circostanti il territorio di Santu Lussurgiu, avviene nel periodo estivo, quando la pianta raggiunge la fioritura.
Colore: verde paglierino; profumo intenso. Gusto fresco, dal gradevole e caratteristico aroma di anice dato dall’anetolo del quale è ricco il finocchietto selvatico, favorisce la digestione ed è ideale da servire dopo un pasto ricco e sostanzioso.
Finocchietto proprietà e curiosità: il “Phoeniculum vulgare”, è una pianta erbacea perenne alla quale fin dall’antichità si attribuivano virtù medicinali: Plinio la considerava una protezione contro il veleno dei serpenti e un buon sistema per acuire la vista. Nel Medioevo era considerato un’erba magica e nel solstizio d’estate era posto sugli usci per scacciare gli spiriti avversi. L’espressione “lasciarsi infinocchiare” inteso come non farsi raggirare, è legato al “Phoeniculum vulgare”, infatti, nell’antica Roma il finocchio era utilizzato per mascherare odori e sapori poco gradevoli del vino di pessima qualità. Si aromatizzava il vino con i frutti di finocchio e il bevitore inesperto era ingannato. Non solo, se l’oste offriva del finocchio ai commensali prima di servire il vino, probabilmente temeva (o ne aveva la certezza) che il vino potesse essere scadente.
Il finocchio contiene anetolo che di per sé, favorisce la digestione, è diuretico, antinfiammatorio e anti-ipertensivo; impiegato nell’industria agroalimentare, possiede un elevato potere dolcificante, ed è inoltre utilizzato nella preparazione di bevande alcoliche, in pasticceria e nella stagionatura dei cibi; in particolare i semi, venivano utilizzati nell’antica Grecia per la preparazione del pane. Nome sardo: a seconda delle zone, viene chiamato: Fanugu, Fenugu Aresti, Finùju areste, Frenugu e nel territorio di Santu Lussurgiu Mattafiluga o Mattafinuga.
Diluizione e Assemblaggio: miscelate in rapporto variabile con sciroppo di zucchero a caldo e macerazione alcolica delle sommità fiorite e parte tenera della pianta del finocchietto selvatico, successivamente filtrato per l’ottenimento del carattere del nostro liquore.
Dati tecnici: grado alcolico 30% Vol
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